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XII sec. La posizione della Villa di Rustano, su di un colle a m. 371 s.l.m., evidenzia, nonostante si tratti di un insediamento medievale aperto, una concreta volontà difensiva, paragonabile a quella di un castrum. La chiesa di San Martino è menzionata sin dal 1198, sottoposta al Monastero di Sant’Angelo infra Ostia di Santa Anatolia. Dal 1272‐1299 le citazioni della villa e della chiesa si susseguono con frequenza e denotano la rilevanza dell’abitato, ricordato anche nel 1356 nella Descriptio Marchiae Anconitanae del tempo del cardinale Egidio Albornoz. L’interno della chiesa è caratterizzato da un ornato barocco con un altare del 1686, corredato da una pala del 1585 raffigurante la Crocefissione con Madonna, San Martino di Tours e la Maddalena. Gli altari laterali contengono altre due tele rispettivamente con la Madonna del Rosario, San Domenico, Santa Caterina e i quindici misteri, e con una Deposizione con la Madonna e i Santi Francesco, Giuseppe e Bartolomeo.