Comune di Montelupone

Cenni storici

Le origini di Montelupone si confondono tra storia e leggenda. Alcuni studiosi sostengono che sia stato fondato da un compagno di Ercole Libico che, dispersosi in seguito ad una tempesta, approdo’ nel tratto di mare Adriatico dove sfocia il fiume Potenza, dando cosi’ origine ai centri di Porto Recanati, Recanati, Montesanto (Potenza Picena) e Montelupone.
Di contro altri sostengono che Montelupone abbia avuto la sua origine dalla famiglia romana – Lippia- , i cui discendenti – Lippo e Lupo – scelsero questa zona per costruirvi le loro ville: – Mons Lupia -, come si legge in una Epistola di Cicerone. Panfilo, nel poema intitolato “Piceno”, ne fa risalire il nome alle genti insediatesi nella zona e provenienti dalla Grecia. Attraverso trasformazioni ed aggiunte dei tempi, il nome originario si e’ andato modificando in Montis Luponis ed oggi Montelupone. Il rinvenimento di una necropoli, avvenuto nel 1926, ha confermato che sul colle ove sorge il paese, la vita esisteva già nel VI° secolo a. C., al tempo della Civiltà Picena, come testimoniano i reperti archeologici portati alla luce.Recenti studi hanno scoperto che oltre a diverse dimore romane sparse nei punti più suggestivi dell’attuale territorio comunale, in località Cervare di Montelupone sorgeva il Castello di Posoli con il tempio di Apollo e vari edifici religiosi; ancora oggi è visibile una grande stele funeraria che segna il confine fra i territori di Montelupone, Macerata e Morrovalle. Documenti risalenti all’anno mille testimoniano possedimenti in zona, con la presenza di tale castello, da parte dell’Abbazia di S.Apollinare in Classe (Ravenna). Una importante strada romana collegava Castrum Posoli con le maggiori città romane della zona: Auximum, Potentia, Firmum. Presso l’attuale colle di S.Nicolò esisteva il ministerium (feudo) di Bibiano già centro romano, confermato nella sua funzione dai re longobardi.
Dalla munificenza di una nobil donna della famiglia Grimaldi, la “Pia Signora”, attorno all’anno 907 ebbe origine l’Abbazia Benedettina di San Firmano, nei pressi del fiume Potenza, che per un certo periodo di tempo, tenne feudalmente anche il centro di Montelupone. La regola benedettina – ora et labora – portò grande giovamento alle popolazioni locali, fra fermento spirituale e bonifica dei campi in un’epoca di grande sviluppo culturale. Il Monastero di S. Firmano raggiunse il controllo di un vasto territorio che si estendeva fino a Civitanova Marche, ben oltre gli attuali confini comunali; subì le sorti del tempo, le lotte atroci e cruente fra le fazioni guelfe e ghibelline, restando attivo fino al XV° secolo.

 

 

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