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A 530 metri sul livello del mare, in posizione panoramica, si erge la chiesa dedicata a San Lorenzo Martire. Sessantacinque gradini di un'ampia scalinata conducono il visitatore a leggere la storia della piccola comunità vissuta a lungo nelle casupole del castello di San Lorenzo, conteso più volte tra Guelfi di Montecchio e Ghibellini di San Severino. Furono i Montecchiesi a distruggere la chiesa nel 1176.
L'interno, ad un'unica navata, ha soffitto a capriate tra cui si può ammirare la bellezza di alcune pianelle di vario colore ed incisione.
L'antica chiesa della Pieve, ufficiata da un Rettore all'inizio del XVII secolo, divenne parrocchia con il titolo di Pievania di Castel San Lorenzo Martire, titolo rimasto fino alla revisione del Concordato tra lo Stato Italiano e la Santa Sede che lo modificò in Parrocchia di San Lorenzo.
LA DEVOZIONE AL SANTO MARTIRE
All'inizio del IV secolo, il culto di San Lorenzo si celebrava il 10 agosto sul sepolcro del martire, in Via Tiburtina; il martirologio gerominiano (V secolo) definisce il santo, che fu martirizzato durante la persecuzione di Valeriano, nel 258 D.C., come un arcidiacono. La data del martirio è stabilita dal Liber Pontificalis come "... il quarto giorno delle idi di agosto".