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Il torrione faceva parte delle antiche mura (erette nel 1308). Aveva accanto la porta di Ponente che dava accesso al paese. La porta di Levante si trovava invece accanto all’ex Palazzo Comunale. Gli osimani, nel 1452, a seguito dell’atto emanato dal Legato papale Filippo, Cardinale di Santa Susanna, furono obbligati a restaurare la cinta muraria e , per rinforzare la difesa a sud del paese riedificarono il Torrione. I lavori vennero eseguiti dal mastro Giovanni di Venanzio da Caldarola detto il Barlese. Il Torrione ha una pianta rettangolare i cui lati misurano 10 metri per 12. La base inclinata del muro, alto 6 metri e spesso 3, caratteristica opera difensiva, aveva lo scopo di tenere i nemici il più distante possibile. Il Maschio, separato dalla base da una cordonatura in laterizio, misura 8 metri per 10 e ha un’altezza di 2 metri. Sopra si trova la parte aggettante, sorretta da beccatelli a caditoie. Nella parte alta del torrione si notano le feritoie e i merli a coda di rondine ( ghibellini).