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Appignano Via dei vasai

Le prime notizie certe della presenza di fornaci e fornaciai per la produzione dei mattoni ad Appignano risalgono a prima del 1500. Il primo documento d’archivio che cita un vasaio di Appignano,Pasqualino Mariani da Caldarola, risale al 22 dicembre 1557.
Nei primi anni dell’ottocento si hanno notizie di Francesco Marzi,Bernardino e Antonio Marzi (di Pollenza) fornaciai che operarono in Appignano. Altri vasai registrati come tali: Giuseppe,Pacifico,Placido e Luigi Federici, i Bartoloni,i Fermani, D.Matteucci. Nel corso degli anni ’50 i vasai come Testa, L. Bozzi e G.Ferri (Sittì), abbandonata la produzione di stoviglie in terracotta,cominciarono a produrre oggetti d’arredamento. Lo stimolo al cambiamento avvenne anche grazie alla collaborazione di alcuni importanti artisti. Il Ceccaroni di Recanati, il neofuturista Tulli,Politi, Tomassetti di Macerata, Trubbiani di Villapotenza, Farabollini di Treia, l’architetto Castelli di Macerata, Cappannari di Osimo, Biondi di Macerata e Monti. Sono da aggiungere all’elenco Sandro Messi e Ignazio Gennari. Nel 2006 è stata fondata la Scuola Comunale di Ceramica, che organizza corsi per la formazione di figure professionali in grado di realizzare manufatti in terracotta foggiati al tornio.

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