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TREIA E LE VIE DELL'ARCHITETTURA
Data domenica 22 maggio 2016
Luogo Le vie della Città e Villa La Quiete
Indirizzo TREIA
Foto testo

Sapevate che Treia fosse così ricca di tesori?

In occasione del Grand Tour Musei 2016, tanti treiesi e turisti hanno approfittato della possibilità di scoprire alcuni tra i “segreti” che la Città racchiude, percorrendone le vie più nascoste e aprendone i portali più serrati.

Una coinvolgente performance teatrale realizzata da brillanti attori (non professionisti) nel Museo Civico Archeologico ha reso estremamente piacevole la conoscenza della storia più antica di Treia.

Attraversando Porta Roma, anticamente Porta degli Elci, si è fatto un salto nella storia medievale del borgo che, negli anni della dominazione longobarda, prese il nome di Montecchio e organizzò un imponente sistema difensivo costituito da tre castelli. Percorrendo via Roma, lo sguardo si è fermato su Palazzo Acquaticci, grande e solenne palazzo dalla maestosa facciata e con un suggestivo atrio, in fondo al quale si apriva la porta della ricchissima biblioteca di Giulio Acquaticci, contenente la straordinaria collezione di Divine Commedie descritta da Dolores Prato, scrittrice del ‘900 che visse a Treia gli anni dell’infanzia e della giovinezza e la immortalò nel romanzo autobiografico “Giù la Piazza non c'è nessuno”. Passando accanto all’ingegnoso edificio chiamato Rotonda, il cui progetto è attribuito all’architetto Giuseppe Valadier, si è percorsa la via che conduce alla splendida Piazza della Repubblica, una delle poche piazze pensili, che si affaccia sulla magnifica campagna maceratese e da cui si scorge il Monte Conero e sull’Arena Carlo Didimi, spazio dedicato al tradizionale gioco della palla con il bracciale. A Pio VI, il papa che conferì a Montecchio il nuovo-antico nome, Treia, ed il titolo di Città, è dedicato il busto inserito nel monumento marmoreo progettato da Andrea Vici, così come la balaustra della Piazza. Gli illustri personaggi della Treia del ‘700 hanno guidato la visita alla ricchissima Pinacoteca Comunale, dalla quale, passando per via Luigi Lanzi, si è giunti alla volta dell’imponente Cattedrale SS. Annunziata, dalla storia lunga e intricata e dalle forme pure ed originali prodotte dalle mani sapienti del Vici. Dopo un rapido salto nell’atrio del Palazzo dalle fattezze neoclassiche, che ha ospitato il più grande benefattore della città, Niccolò Grimaldi, il percorso ha ripreso la direzione della Piazza, dove spicca, disegnata dal Valadier, l’elegante facciata dell’Accademia Georgica, scrigno di ricchissimi tesori cartacei, artistici, archeologici, fotografici, metallici. Dopo la visita alla mostra allestita presso la Chiesa di San Filippo, intitolata “La fabbrica di Villa Spada”, culmine del Tour è stata la scoperta della maestosità della Villa stessa, ancora una volta mano del Valadier e che, insieme al grandioso parco, conserva ancora l’incanto di ciò che ha rappresentato nel corso del tempo e la bellezza antica e sempre nuova delle suggestioni che non smette di offrire a chiunque si affacci a contemplarne le sfaccettature.

Cosa aspettate a raggiungerci? Treia vi aspetta per condividere con voi, ancora una volta, tutta la sua bellezza!