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Struttura settecentesca a marcapiano precedentemente appartenuta alla famiglia Basvecchi, di notevole valore storico in quanto nel giugno del 1817 ospitò una delle prime vendite carbonare, significativo episodio del Risorgimento italiano ricordato da una lapide affissa sulla facciata del palazzo. Qui sostarono inoltre le truppe francesi, il 17 settembre 1860, prima della disfatta di Castelfidardo. Conserva al suo interno un ciclo di pitture raffigurante Le quattro stagioni realizzato nel 1906 dal pittore portorecanatese Biagio Biagetti (1877-1948) a cui dobbiamo, tra l’altro, le decorazioni della Cappella Slava e del Crocifisso nella Basilica di Loreto. Personalità di spicco, nel 1921 fu nominato direttore della Pinacoteca Vaticana e nello stesso anno istituì il Laboratorio di Restauro del Vaticano, curando quindi i restauri delle Stanze di Raffaello e degli affreschi della Cappella Sistina. All’interno della Pinacoteca è esposto un cartone preparatorio per una Via Crucis raffigurante Gesù trafitto dai chiodi che l’artista realizzò per la Basilica di Santa Croce a Via Flaminia a Roma.