Comune di Recanati
Recanati, famosa nel mondo per aver dato i natali all’illustre Poeta Giacomo Leopardi e al celeberrimo tenore Beniamino Gigli, si eleva sul crinale tortuoso di un colle tra le valli dei fiumi Potenza e Musone.
Per la sua posizione, Recanati è una tipica città-balcone dalla quale si ammira un suggestivo panorama: oltre il mare Adriatico, che si fa luce nelle giornate soleggiate e limpide, si scorgono le coste slave velate di bruma. Più a nord lo sguardo incontra il possente monte Conero le cui pendici sembrano dissolversi nelle acque del mare prima di frammentarsi nelle vivaci località della riviera. Dal monte Tabor, l’“ermo colle” leopardiano, emergono all’orizzonte, lontani e possenti i “monti azzurri”, quei monti che furono regno recondito e misterioso della Sibilla. Lungo i pendii intensi di vigneti e uliveti, un geometrico mosaico di colori segna le diverse coltivazioni ed è interrotto, qua e là, da torrenti, da ciuffi di alberi, da case e da borghi.
Durante l’alto medieoevo, gli abitanti vivevano all’ombra di tre castelli feudali, Monte Volpino, Monte Morello e Monte Muzio. Verso la metà del sec. 12° si unirono dando luogo al libero comune.
A motivo di un raggiunto prestigio e di una acquisita sicurezza, a Recanati si sviluppò una nota e rinomata fiera frequentata per oltre cinque secoli da tutti gli abitanti della Marca.
Nel 1294 la traslazione della Santa Casa determinò la giurisdizione di Recanati sul Santuario, ormai frequentata meta di pellegrinaggi, e sull’abitato di Loreto. Vissuta per secoli nell'ambito dello Stato pontificio, nel 1860 entrò a far parte del Regno d’Italia.
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