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Recanati Chiesa di San Vito

E’ nominata fin dal 1228. Era pieve del castello di Monte Muzio risalente verso il mille. Resti in pietra rinvenuti alla base dell’edificio, gli attribuiscono uno stato originale di stile gotico. Fu ristrutturata a triplice navata ed allungata verso la fine del 1400. Ebbe le forme attuali nel 1647 su disegno di Pier Paolo Jacometti. Il terremoto del 1741 rovinò la facciata, che venne ricostruita con disegno di Luigi Vanvitelli (in cotto con colonne dicromatiche a spirale). Fu parrocchia fino al 1577. Vennero i Gesuiti a costituire il collegio nel fabbricato a destra della chiesa. Quando i Gesuiti furono soppressi, la chiesa e il collegio vennero donati da Clemente XIV al comune. Possiede tele importanti come “San Vito al Circo Massimo (1582) di Felice Damiano da Gubbio, la tavola della Crocifissione di Giuseppe Valeriani (1580), la Sacra Famiglia e Santi di Paolo di Matteis (1727). Annesso alla chiesa è l’Oratorio dei Nobili, ove il giovane Leopardi recitò i suoi Ragionamenti sulla Passione, e dove è presente una bella tela del Pomarancio “Presentazione”. Nel lato dell’altare maggiore è presente la tomba di Nicola Bobadilla, insigne filosofo e predicatore. La Chiesa è dedicata a San Vito, patrono della città di Recanati.

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